TI n.d. Gandria - Tre secc

La superficie rispecchia le caratteristiche tipiche dell'ostrieto su terreni ripidi e spesso superficiali con caduta sassi.

• come cambierà la mescolanza del popolamento a seguito degli interventi selvicolturali?

• Aumenterà l'effetto di protezione del bosco s...

Vollkluppierung

La superficie tipo presa in questione è in fase di transizione tra la stazione "36 Ostrieto mesofilo" e "37 Ostrieto xerofilo con orniello". La superficie è ripida ed esposta a sud, ha un carattere tendenzialmente xerofilo (37) con alberi di media statura dominata dal Carpino Nero, qualche quercia e con un abbondante strato arbustivo. Negli avvallamenti più freschi e dove il terreno è meno ripido e più profondo, si sviluppa un ostrieto mesofilo tipico (36) con la presenza di tiglio, olmo montano e altre specie meno termofile. Alla superficie tipo è stata comunque assegnata la stazione "37 Ostrieto xerofilo con orniello" perché generalmente compatibile sulla maggior parte della parcella.

Il bosco preso in esame ha un grado di copertura delle chiome molto elevato che compromette il ringiovanimento naturale mitigando l'effetto di protezione contro la caduta di massi. Il problema del ringiovanimento è anche accentuato dalla pressione della selvaggina molto presente, quelle poche piantine che riescono a trovare le condizioni per crescere vengono rapidamente brucate. Le condizioni stazionali (tipo di terreno, pendenza ed esposizione) condizionano lo sviluppo dello strado arboreo superiore dando instabilità al popolamento. Il CaN con la sua tendenza a crescere fuori piombo sulle superfici ripide, a lungo andare e su terreni poco profondi diventa sensibile ai crolli, incentivando di conseguenza altro movimento di massi.

L'intervento selvicolturale per questo tipo di bosco mira principalmente alla stabilità dello strato arboreo superiore, allo sviluppo di un sano ringiovanimento e al favoreggiamento di altre specie arboree poco presenti.

Lasciare dei tronchi trasversali al pendio è utile a rallentare la caduta dei sassi come pure formare dei terrazzamenti per l'attecchimento della nuova generazione di piantine.

Durante l'intervento sarà necessario prestare molta attenzione a non creare grosse aperture per non favorire il proliferare dei rovi.

Non è stata notata la presenza di alcuna neofita invasiva nella superficie campionata.